the inquiry into events at the G8 summit is warming up.
article from the Corriere della Sera explains that the magistrates are looking at a videos supplied by Indymedia RAI TV,and a private local TV (GENOA). time is 24 past midnight,
21 july 2001 but it's not the important fact, what is important is that whats on the film doesn't fit with cops stories.

On tuesday the magistrates showed the film to the six cops under investigation, it seems that their version of events
does not tie in with the film, there are also other films
which are even more out of line with wot the cops are saying.
The film also shows most of the top ranking cops in genova
standing around talking to each other and using their cell phones, with the bag of molotovs very visible
this has prompted the magistrates to issue an order to telephone companies to hand over the transcripts of all the cops calls on their cell phones.

Although this revelations are not exactly hitting the headlines in italy, zero on TV, they are coming out in the mainstream press, this would be a good time for Indy media to re open the genoa feature. The cops are definately under pressure and Berlusconi must be feeling it.
Perhaps a campaign on behalf of SKY and the other innocent people beaten up at genova, to get TB to apologize for his comments in the immediate after math of the diaz raid, in which he praised the italian police for doing a wonderfull job.

 http://www.newbrainframes.org/rassegna/art.php3?id=2629&tid=19

G8, Un Poliziotto Con Le Due Molotov In Una Borsa
D. Gorni - (Corriere della Sera, Italia, 1.8.2002)

Blitz alla scuola Diaz, le immagini in un filmato. Chiesti i
tabulati delle telefonate dei funzionari

Una borsa blu di plastica, in mano a un alto funzionario di
polizia. In borghese. E due colli di bottiglia che spuntano tra
i manici del sacchetto: sono le due molotov del giallo della
scuola Diaz. Attorno al funzionario una decina di poliziotti,
anche loro in abiti civili. Alcuni dei quali impegnati a parlare
al cellulare. Un particolare importante, quest’ultimo, che ha
portato la Procura di Genova a chiedere il sequestro dei
tabulati alla compagnia telefonica Wind. I magistrati, che
dirigono l’inchiesta sull’irruzione nella notte del 21 luglio
2001, intendono risalire ai destinatari delle chiamate in quel
preciso istante. Per chiudere il cerchio di eventuali
responsabilità. Sono questi i fotogrammi del filmato che
martedì i magistrati hanno mostrato ai 6 funzionari indagati,
chiamati a spiegare le contraddizioni emerse dalle loro
prime dichiarazioni. Una sequenza ricostruita attraverso
diverse registrazioni fatte quella notte di luglio, dopo i
disordini del G8, e fornite da Indymedia, dalla Rai e da una
tivù privata genovese. Immagini che permettono anche una
collocazione temporale dell’incontro di fronte alla Diaz: più
o meno ventiquattro minuti dopo la mezzanotte. Quindi a
irruzione avvenuta. Ma non è tanto sull’orario che hanno
posto l’attenzione i pm. Quanto sulle versioni discordanti e
sui «non ricordo» dei funzionari, indagati per falso e
calunnia. Il sacchetto di plastica per ora è in mano a Gianni
Luperi, l’attuale capo dell’antiterrorismo, all’epoca vice del prefetto Arnaldo La Barbera.